martedì 27 dicembre 2011

Auguri ai sindaci del Roero

Gentile signor Sindaco, con la presente Vi inviamo un augurio di Buone Feste e un incoraggiamento per l’anno in arrivo, quel 2012 che tutti descrivono come anno difficile, di crisi, di recessione. Nel nostro Roero la situazione non sembra drammatica come in altri territori, ma siamo comunque preoccupati per le pesanti conseguenze che la politica nazionale avrà su potenziali “oasi felici” come la nostra. Guardiamo però con fiducia e ottimismo al 2012, soprattutto se crisi significa maggiore sobrietà nell’utilizzo delle risorse del pianeta e maggiore consapevolezza delle persone rispetto al “peso ecologico” che ogni propria scelta quotidiana opera sul territorio. E’ con questo spirito, di fiducia e di collaborazione, che ci permettiamo di fare nostro il messaggio di Luca Mercalli nella sua “Lettera al mio sindaco” e di dedicarlo a tutti i sindaci del Roero. Tale lettera, che Vi alleghiamo, è un estratto del libro appena pubblicato “Prepariamoci. A vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza...e forse più felicità " che Mercalli ha recentemente presentato ad Alba in una sala strapiena, e che è già giunto alla quinta edizione. Auspicandoci che la salvaguardia dei beni comuni per il nostro presente e per le generazioni future sia messa sempre in primo piano nel Vostro operare sul territorio, Vi ricordiamo che siamo disponibili in ogni momento a dialogare e confrontarci su decisioni, temi, e scelte che cambieranno il volto del nostro Roero. Buon anno nuovo! Il Comitato Roero Consapevole LETTERA AL MIO SINDACO di Luca Mercalli ... preparare l’adattamento dell’animale umano al potenziale impoverimento del pianeta. Yona Friedman, architetto, 2009 Caro Sindaco, oggi abbiamo una Terra con sette miliardi di individui, dilaniati da disparità intollerabili, che con ogni loro bisogno e ogni loro scelta di consumo incidono sul clima, sull’acqua, sulla salute, sulla produzione di scorie e rifiuti di durata plurimillenaria, sulla disponibilità di cibo e materie prime, per se stessi e per tutte le generazioni future. Abbiamo una tecnologia che non è mai stata così potente, ma è un’arma a doppio taglio. Abbiamo un mondo estremamente complesso, ma pure fragile. Abbiamo un’economia basata su un’impossibile crescita infinita, alla quale però obbediamo stoltamente come a una religione. Abbiamo religioni e ideologie antiche, totalmente inadeguate a gestire questo rapido cambiamento epocale. Caro Sindaco, amministrare oggi è una responsabilità enorme, e sulle tue spalle grava non solo il giudizio dei tuoi elettori, non sempre informati, non sempre onesti, che vogliono solo risposte concrete per oggi, ma pure quello delle generazioni più giovani e di quelle ancora a venire, che ti condanneranno senza pietà o ti ringrazieranno per l’eternità, perché dalle tue scelte dipenderà il loro benessere. Come per un grave malanno c’è un tempo nel quale la prevenzione ha ancora un senso prima che i sintomi divengano incurabili. Sei proprio tu, e solo tu quello che può ancora fare qualcosa. Adesso. Dopo sarà troppo tardi. Allora prova a uscire dagli schemi, dal conformismo ideologico, dalle soluzioni semplificate, dalla comodità, dal piccolo o grande interesse, dall’ignoranza, dalla supponenza. Prova a pensare a un progetto che parta dalle esigenze dei cittadini di oggi e di domani, coinvolga i centri di ricerca per trovare le soluzioni più razionali tramite la condivisione con le persone dei vari scenari possibili. Prova a immaginare città con aria più pulita, con più verde, con mezzi pubblici più efficienti, con più spazio per i piedi e le biciclette, con più risparmio energetico, con meno rifiuti, con meno automobili, con meno consumi superflui, ispirandoti a modelli virtuosi che stanno nascendo proprio nella nostra Europa. Prova a ricreare i legami fisici e sociali tra città, territorio extraurbano e piccoli centri, fermando la cementificazione, promuovendo la diffusione equilibrata delle energie rinnovabili, i circuiti di produzione di cibo locale, la salvaguardia del paesaggio, la consapevolezza dei limiti. Raccogli la sfida ecologica globale come punto di partenza per pensare il futuro con un progetto coraggioso che metta la ricchezza sociale prima della ricchezza economica, che pure potrà rigenerarsi con nuove produzioni ecocompatibili. Oggi hai internet che ti permette di informarti più velocemente e più profondamente su ciò che accade nel mondo. Fai rete, circondati di una squadra competente in tanti settori: non potrai fare tutto da solo, è impossibile. Pensa al carattere di irreversibilità delle tue azioni: ogni grammo di CO2 in più nell’atmosfera, ogni metro quadrato di cemento in più e di suolo in meno, ogni capriccio al posto di una reale necessità avranno conseguenze anche gravi nel tempo e nello spazio. Per favore, fai tanta manutenzione e poche inaugurazioni. Metti davanti a tutto la cura dei beni comuni, l’ambiente, la sanità, l’istruzione e la preparazione dei cittadini ad affrontare nuove scarsità: è l’unico modo per proteggere la società civile dalla trappola della barbarie, che sempre emerge quando la torta diventa più piccola. Tanti auguri, siamo tutti con te, perché il sindaco amministra con i cittadini. Insieme ce la faremo.